Home » Anticorpi monoclonali nel trattamento dell’emicrania

L’emicrania interessa 7 milioni di Italiani. Ne parliamo con Innocenzo Rainero, docente di Neurologia dell'”Università degli Studi di Torino” e della Azienda Ospedaliero-Universitaria “Città della Salute e della Scienza”, ospite relatore di un recente incontro, realizzato sul tema, all’Accademia di Medicina di Torino.


COSA SONO GLI ANTICORPI MONOCLONALI?

Gli anticorpi monoclonali sono proteine prodotte in laboratorio che sono progettate per riconoscere e attaccare specifiche molecole nel nostro organismo.

Gli anticorpi monoclonali sono un tipo di immunoglobuline prodotte in vitro originate da una cellula di mieloma immortalizzata fusa con un unico clone di linfocita B, ciò le rende specifiche per un solo epitopo di un dato antigene.

La medicina moderna sta sempre più prescrivendo questi farmaci, poiché sono estremamente specifici nel colpire il bersaglio chiave della malattia.

COME AGISCONO GLI ANTICORPI MONOCLONALI NELL’EMICRANIA?

Nel caso dell’emicrania, gli anticorpi monoclonali agiscono bloccando un peptide chiamato CGRP, che viene rilasciato dal cervello durante un attacco emicranico ed è responsabile dei sintomi dolorosi.

La somministrazione di sostanze che bloccano direttamente il peptide CGRP o il suo recettore ha dimostrato una significativa riduzione della frequenza degli attacchi di emicrania.

Studi condotti su un gran numero di pazienti hanno evidenziato che circa il 70% di coloro affetti da questa patologia ha riscontrato una riduzione costante e progressiva degli attacchi emicranici.

QUANTI TIPI DI ANTICORPI MONOCLONALI SONO DISPONIBILI PER LA CURA DELL’EMICRANIA?

Gli anticorpi monoclonali utilizzati nel trattamento dell’emicrania sono diversi e sono stati sviluppati per mirare specificamente al peptide CGRP. Attualmente, il loro utilizzo si concentra principalmente sui pazienti affetti da emicrania episodica, ad alta frequenza o cronica.

Tuttavia, sono in corso studi per valutare l’efficacia di questi farmaci anche in altre forme di cefalea, come la cefalea a grappolo o la cefalea post-traumatica.

COME VENGONO SOMMINISTRATI?

La somministrazione degli anticorpi monoclonali avviene una volta al mese per via sottocutanea, mediante una piccola iniezione del farmaco.

Già dopo pochi giorni dalla prima somministrazione, si può osservare una riduzione sia nella frequenza che nell’intensità degli attacchi emicranici.

È importante sottolineare che non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo a questa terapia, ma la percentuale di risposta è nettamente superiore rispetto ai farmaci tradizionali utilizzati in passato.

QUALI SONO LE CONTROINDICAZIONI DEGLI ANTICORPI MONOCLONALI PER L’EMICRANIA?

Le controindicazioni per l’utilizzo degli anticorpi monoclonali nel trattamento dell’emicrania sono attualmente limitate. Tuttavia, è importante consultare un medico specialista o rivolgersi ai centri prescrittori designati dalle autorità sanitarie regionali per valutare se il paziente è idoneo alla terapia o no.

La prescrizione avviene attraverso questi centri prescrittori, e inizialmente viene fornita una terapia di tre mesi. Successivamente, il paziente può essere sottoposto ad una nuova  valutazione e ad una terapia più lunga.

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