“CarlottaxAil” per il secondo anno sostiene la ricerca a Catania premiato progetto su anemie emolitiche autoimmuni.
Ne parliamo con la ricercatrice del Dipartimento di Biotecnologie molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino, Candida Vitale.
Un premio Nazionale dedicato all’attività di ricerca scientifica in ricordo di Carlotta Reitano.
Carlotta era la presidentessa della fondazione degli architetti panificatori paesaggisti e conservatori di Catania ed era anche una volontaria; questo premio è dedicato a lei che scomparve nel 2020 prematuramente.
Il progetto di ricerca premiato quest’anno e il suo, di che progetto si tratta?
Il lavoro di ricerca che è stato pubblicato l’anno scorso, verte sull’andamento delle cosiddette citopenie autoimmuni in pazienti affetti da leucemia linfatica cronica che ricevono terapie con nuovi farmaci cosiddetti bersaglio molecolare.
Cosa sono appunto le anemie emolitiche autoimmuni?
Gli anellini sono delle manifestazioni appunto autoimmuni in cui il sistema immunitario del paziente va proprio a riconoscere il paziente stesso come estraneo e quindi sì è come se si rivoltasse contro il paziente.
Vengono prodotti degli anticorpi che si dirigono nello specifico contro i globuli rossi del paziente stesso rompendoli quindi dando una situazione di anemia.
Fanno parte di una categoria di fenomeni autoimmuni che si chiamano citopenie quindi autoimmuni perché in realtà il sistema immunitario può anche rivoltarsi contro altre componenti del sangue del paziente come ad esempio contro le piastrine.
Nel caso specifico anche questo studio con leucemia linfatica cronica quindi una malattia leucemica caratterizzata da alterazioni del sistema immunitario e tra queste alterazioni del sistema immunitario c’è proprio lo sviluppo di citopenia autoimmuni che nella maggior parte dei casi sono l’anima emolitica autoimmune.
Ecco l’origine di questa patologia
[…] Anche per l’anno 2024 la sezione etnea dell’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma ha indetto il riconoscimento nazionale che mette in palio un premio di 5.000 euro da assegnare a un giovane ricercatore ematologico under 40 che abbia svolto la sua attività di ricerca interamente presso una Istituzione italiana (Ospedale, Università, Centro di Ricerca, ecc). Saranno considerati prioritariamente gli studi sulle anemie emolitiche autoimmuni. […]
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