- Specialisti, Medici di Famiglia e Farmacisti insieme per non sottovalutare i sintomi della Malattia Venosa Cronica. Dolore, gonfiore e pesantezza alle gambe non sono infatti legati solo al caldo o a errate abitudini di vita quotidiane, ma possono nascondere una patologia cronica che, se non trattata, peggiora nel tempo.
- In tutte le principali farmacie italiane saranno, inoltre, disponibili opuscoli informativi per i pazienti con indicazioni pratiche su prevenzione, diagnosi e trattamento della Malattia Venosa Cronica (MVC).
Milano, 16 Aprile 2019
Avere gambe sane è fondamentale per tutti e a tutte le età, ma è necessario occuparsi della loro salute fin da giovani. Dolore, gonfiore e crampi notturni, infatti, possono essere i primi sintomi legati alla Malattia Venosa Cronica(MVC), patologia che coinvolge il sistema circolatorio e che peggiora se non trattata fin dalle prime avvisaglie.
Questa malattia si verifica quando le vene delle gambe non funzionano più in modo corretto e hanno difficoltà a far defluire il sangue dalla periferia del corpo al cuore perdendo elasticità.
Con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e di invitarla a controllare lo stato di salute delle proprie gambe, prende il via la campagna “Ama le tue gambe”, promossa da Servier – Azienda farmaceutica indipendente leader nell’ambito delle patologie croniche – con la validazione e il supporto scientifico della SIDV, la Società Italiana Diagnostica Vascolare e della FIV, Fondazione Italiana Vascolare onlus.
“Il paziente con Malattia Venosa Cronica ha una qualità di vita compromessa, per questo Servier, da sempre dedicata alla gestione delle malattie croniche cardio-vascolari, si pone come partner di riferimento per i pazienti ed i professionisti della salute al fine di offrire soluzioni adatte alle loro esigenze. La nascita del Mese della Prevenzione della Malattia Venosa Cronica è un’ulteriore dimostrazione del nostro impegno nei confronti di questi pazienti” dichiara François Debaillon-Vesque, il Direttore Generale di Servier Italia.
Per tutto il mese di maggio, chiamando il numero verde 800 042 650, sarà possibile fissare una visita gratuita con i medici della SIDV. Tutte le informazioni sulla campagna, sulla patologia e sulle regole della prevenzione saranno disponibili sul sito www.amaletuegambe.it e nelle principali farmacie italiane.
I consigli per prevenire e curare la Malattia Venosa Cronica sono stati definiti da un board di esperti appartenenti alla SIDV, alla SIMG e a Federfarma, e riassunti in un vademecum che contiene tutte le indicazioni pratiche sulla prevenzione, diagnosi e trattamento farmacologico della Malattia Venosa Cronica.
Il consiglio degli esperti, dunque, è farsi controllare soprattutto prima dell’estate, periodo dell’anno in cui i sintomi si possono accentuare, in particolare in caso di familiarità, se durante il giorno si tende a stare molto in piedi fermi o seduti, se si è in sovrappeso e se ci si espone a fonti di calore.
“Dolore, gonfiore, bruciore alle gambe e crampi notturni possono essere i primi sintomi legati alla Malattia Venosa Cronica – spiega il Prof. Pier Luigi Antignani, Presidente FIV e Presidente Onorario SIDV -. Questa patologia, la terza più diffusa, dopo allergie e ipertensione, colpisce 19 milioni di italiani: dal 10 al 50% degli uomini e oltre la metà delle donne (dal 50 al 55%). Solo una persona su tre, però, sa di essere malata e segue una corretta terapia farmacologica. A queste prime avvisaglie si accompagnano gonfiore e pesantezza durante il giorno. A livello visivo i primi segni che si notano sulle gambe sono piccoli capillari in vista, di colore rosso o verdastro di circa 3 millimetri: non si tratta solo di inestetismi ma dei primi campanelli d’allarme delle branche varicose”.
“Per Malattia Venosa Cronica (MVC) si intende ogni anormalità morfologica e funzionale che riguarda il sistema venoso, di lunga durata ed espressa da sintomi e segni che indicano la necessità di indagini o di cure – approfondisce il professor Leonardo Aluigi, Presidente SIDV (Società Italiana di Diagnostica Vascolare) -. Viene distinta dall’Insufficienza Venosa Cronica, che è invece una fase più avanzata della Malattia Venosa Cronica e che si riferisce alle alterazioni emodinamiche del sistema venoso, che si manifestano con edemi, alterazioni della pelle e addirittura con le ulcere, nei casi più avanzati”.
“Considerando che circa il 20% della popolazione soffre di MVC, le richieste al Medico di Medicina Generale sono numerose e non vanno assolutamente trascurate. Già i primi sintomi vanno presi in considerazione dal medico che in quel caso può prescrivere alcuni farmaci – precisa il dottor Ovidio Brignoli, Medico di Medicina Generale e Vicepresidente SIMG -. Anche l’indicazione di presidi adeguati è fondamentale come l’elastocompressione.”.
La Malattia Venosa Cronica viene diagnosticata tramite una valutazione angiologica e se necessario con l’ausilio dell’ecocolordoppler che mette in evidenza sia una incontinenza del sistema venoso superficiale sia il diametro della vena.
Per prevenire il peggioramento della Malattia Venosa Cronica si suggerisce di praticare attività fisica, indossare calze elastiche, evitare l’esposizione al calore eccessivo, limitare l’utilizzo di tacchi alti e ricorrere all’uso di farmaci con evidenze cliniche riconosciute dalle linee guida.
“Nei casi in cui è necessario intervenire, oltre alla terapia farmacologica si ricorre a una tecnica innovativa, la scleromousse –aggiunge il dottor Elia Diaco, angiologo e medico vascolare, esperto in terapia sclerosante, ecocolordoppler vascolare, “tecnica che si esegue in ambulatorio con iniezione di un liquido schiumoso che in pochi secondi sclerotizza, in maniera indolore ed irreversibile, tutte le strutture varicose e incontinenti. Questa tecnica nel 80-90% dei casi può efficacemente sostituire la tecnica tradizionale chirurgica di stripping e crossectomia in assenza di rischio chirurgico e di anestesia”.
Anche il farmacista ha un ruolo cruciale nel percorso del paziente con MVC. Rappresenta, infatti, il primo punto di riferimento sul territorio: “Sono due gli elementi fondamentali a supporto del cittadino/paziente: la farmacia, che grazie a capillarità, prossimità e facilità di accesso alla struttura è il primo riferimento, e ilfarmacista, professionista esperto che può dare un consiglio iniziale e rappresenta il primo accesso alle cure – aggiunge il dottor Daniele Dani, farmacista e consigliere Federfarma -. Il farmacista può rispondere alle richieste della persona che gli descrive i sintomi e può consigliare il presidio più adatto in base alle sue esigenze oppure indirizzarla verso il Medico di Medicina Generale. Una volta che il paziente si è rivolto al proprio medico o allo specialista, il farmacista può fornire validi consigli e supportarlo nel suo percorso di aderenza alla terapia, per fare in modo che non la interrompa improvvisamente”.
Il progetto “Ama le tue gambe” è realizzato con il supporto non condizionante di Servier, Gruppo farmaceutico internazionale governato da una fondazione no-profit. Con una forte connotazione internazionale, è presente il 149 paesi con circa 22.000 dipendenti e un fatturato di 4.2 miliardi di euro nel 2018. Completamente indipendente, investe un quarto del proprio fatturato in Ricerca e Sviluppo. La crescita è guidata dalla costante ricerca di innovazione nelle cinque aree di eccellenza: cardiovascolare, patologie immuno-infiammatorie e degenerative, cancro e diabete.
Nell’ambito cardiovascolare e delle patologie venose, Servier si propone come partner d’eccellenza per i medici e i farmacisti fornendo soluzioni terapeutiche che favoriscono l’aderenza alla terapia dei pazienti cronici poli-trattati.
A proposito di SERVIER
Per maggiori info sul Gruppo: http:// www.servier.com/ http://www.servier.it
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