Cooking Therapy: star bene cucinando. Una nuova puntata di “Alimentazione è Salute”, la nuova rubrica curata dalla dott.ssa Enza Perdicaro, nutrizionista e dietologa di Catania, e Valeria Maglia. Ospite Sebastiana Roccaro, psicologa di Siracusa, che presenterà il suo nuovo libro.
CHE COS’È LA COOKING THERAPY
È un nuovo strumento che si avvale di una tecnica molto antica: cucinare. Un atto quotidiano alla portata di tutti che può essere utilizzato come strumento di benessere e non solo di cura. La Cooking Therapy può essere considerata una terapia complementare di supporto psicologico e psicoterapeuta.
QUANDO È NATO IL PROTOCOLLO COOKING THERAPY?
Il protocollo Cooking Therapy nasce nel 2017 ed è il risultato di tanti anni di studi e di ricerche. Esso nasce dal desiderio di coniugare la mia passione per la cucina con le mie competenze ovviamente professionali. Quindi il mio protocollo ha un fondamento sicuramente psicologico.
Si fonda sugli assi portanti della psicologia. Si sviluppa attraverso dei laboratori di gruppi piccoli con al massimo 5/6 persone. Quindi in bambini o adulti in cui ci sia una manifestazione di un disagio o semplicemente per prendersi cura di sé stessi.
La Cooking Therapy consente di fare questo, di dedicare 60/90 minuti, il tempo necessario per la preparazione di una ricetta, studiata e strutturata per raggiungere questo obiettivo e dedicarsi appunto del tempo.
Le ricette derivano dalla cucina quotidiana, da quella tradizionale quindi non è nouvelle cuisine ma soprattutto si lavora con con gli impasti.
Pesare gli ingredienti stimola le abilità cognitive, quindi un po’ si agisce su tutte le quattro dimensioni e diversi livelli ma davvero molto interessante.
Se pensate che è un gesto che noi facciamo quotidianamente per necessità più volte, più dottoressa, più che altro è perché mangiare bene quindi lo facciamo perché se non cuciniamo poi magari a casa nessuno mangia ti può diventare invece una rieducazione proprio anche della nostra psiche.
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