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Al Del Ponte di Varese inaugurata la Terapia Intensiva Pediatrica e Ostetrico-Ginecologica

La Terapia Intensiva Pediatrica e Ostetrico-Ginecologica dell’Ospedale Del Ponte è una struttura molto attesa e rilevante in sé, ma ancor di più per il riflesso che avrà su tutta l’attività pediatrica offerta a Varese, consentendone uno sviluppo e un ampliamento decisivo, a partire da quella di chirurgia pediatrica. 

Varese, 3 luglio 2021

E’ stata inaugurata questa mattina la Terapia Intensiva Pediatrica e Ostetrico-Ginecologica dell’ASST Sette Laghi.

Il nuovo reparto, tanto all’avanguardia dal punto di vista tecnologico quanto bello e rasserenante nella decorazione degli ambienti, si trova al primo piano del Padiglione Michelangelo all’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese e rappresenta un completamento decisivo per l’offerta assistenziale pediatrica e ginecologica. 

La TIPOG (Terapia Intensiva Pediatrica e Ostetrico-Ginecologica), infatti, è una struttura molto attesa e rilevante in sé, ma ancor di più per il riflesso che avrà su tutta l’attività pediatrica offerta a Varese, consentendone uno sviluppo e un ampliamento decisivo, a partire da quella di chirurgia pediatrica.  

L’inaugurazione è stata introdotta da un video interamente realizzato da ASST Sette Laghi (visibile a questo link: https://youtu.be/m0OZ5O3Wcw4) che vuole enfatizzare la vocazione pediatrica del reparto con un linguaggio che trae ispirazione dai cartoni animati e che, con un po’ di autoironia, vuole comunicare come l’attenzione ai bambini non si esprime solo nella decorazione del reparto, ma ancor più nell’approccio quotidiano degli operatori che vi presteranno servizio.

Ad aprire l’inaugurazione il Direttore generale, Gianni Bonelli: “E’ una TIP molto pediatrica” recita lo slogan del nostro video, a sottolineare proprio la vocazione principalmente pediatrica di questa terapia intensiva, anche se poi questi spazi sono pronti ed attrezzati per accogliere anche le donne della Ginecologia ed Ostetricia che ne avessero bisogno.

Vocazione pediatrica che si esprime innanzitutto nella formazione dei professionisti chiamati a prestarvi servizio. Specificamente pediatriche sono ovviamente anche le tecnologie innovative di cui è dotata: ventilatori, ecografo, colonna broncoscopica e sistemi di monitoraggio invasivo. A rendere però con massima evidenza tale destinazione sono le decorazioni pittoriche che rendono vivace e rasserenante lo spazio: ogni dettaglio figurativo è stato pensato e realizzato appositamente per i bambini grazie al progetto voluto, ideato e finanziato dalla Fondazione il Ponte del Sorriso, a cui va il nostro ringraziamento. Se il nostro Ospedale della Donna e del Bambino è tra i più belli d’Italia, per quanto concerne gli ambienti interni, è proprio grazie a questa fondazione!

Oggi però non è solo l’occasione per inaugurare questo nuovo reparto che conclude il puzzle dell’offerta assistenziale del nostro Polo per Donna e Bambino. E’ l’occasione anche per annunciare l’avvenuta aggiudicazione della gara di progettazione del terzo lotto dell’Ospedale del Ponte, grazie al finanziamento stanziato da Regione Lombardia che ammonta, complessivamente, a quasi 18 milioni di euro. Entro fine anno vedremo il progetto definitivo e a gennaio quello esecutivo. E nell’autunno 2022 partiranno i lavori. Con il terzo lotto il nostro Del Ponte sarà bello anche da fuori, ma soprattutto sarà più ampio, organizzato e razionale. Verrà realizzato un nuovo volume architettonico per ottimizzare i percorsi di diagnosi e cura. Saranno però anche ristrutturati i reparti del Padiglione Leonardo, verrà realizzata una piazza per migliorare l’accoglienza, un giardino protetto per le attività della NPI e un nuovo quartiere per la Procreazione Medicalmente Assistita.

Ma non è finita: a breve è previsto l’avvio dei lavori per il condizionamento del reparto di Ostetricia. Approfittando della disponibilità del Prof Ghezzi e del suo staff nel rimodulare le attività cliniche, saranno migliorati anche i servizi igienici delle camere di degenza e, con il contributo del Ponte del Sorriso, saranno resi più accoglienti e piacevoli gli spazi e gli ingressi delle camere.

E ancora: a inizio del prossimo anno, in collaborazione con l’Università dell’Insubria e su proposta del Prof. Agosti, un’area del quarto piano del padiglione Leonardo sarà riconvertita in spazio didattico ad alta tecnologia, da utilizzare per la formazione degli specializzandi e per condividere anche con clinici provenienti da altre realtà procedure e attività innovative.

Insomma, anche questo Ospedale incarna alla perfezione il principio che vogliamo animi tutta la nostra Azienda: quello di essere sempre in divenire, sempre in via di miglioramento, di crescita, di evoluzione. L’ho raccontato facendo riferimento alla componente strutturale, ma vi assicuro che lo è ancora di più per quanto riguarda le competenze e l’offerta assistenziale. Un Ospedale, e dei professionisti, di cui possiamo andare davvero orgogliosi!

Molto sintetico, ma incisivo l’intervento del Direttore della TIP, il Dott. Andrea Luigi Ambrosoli: “Sono molto emozionato perché è arrivato il momento di accogliere i pazienti e ora dobbiamo dimostrare che siamo all’altezza. Per questo ringrazio i miei collaboratori, che sono pronti  a rendere ancora più eccezionale questo Ospedale!“.

Finalmente oggi si festeggia la partenza della TIP – ha commentato soddisfatta Emanuela Crivellaro, Presidente della Fondazione Il Ponte del Sorriso – il nostro obiettivo è anche realizzare un ospedale dove la cura non fa paura e vedere questa TIP rende bene il messaggio. E’ più che una missione per noi, per la quale ci siamo battuti con entusiasmo ed impeto. Quando i bambini entreranno in questo reparto non si meraviglieranno, non è questo l’obiettivo, ma si sentiranno rassicurati. Il progetto l’Arte che Cura non si declina allo stesso modo in ogni reparto, ma tiene conto delle caratteristiche specifiche dell’assistenza che viene offerta: in terapia intensiva abbiamo voluto offrire un paesaggio rasserenante, che comunichi ai piccoli pazienti la sensazione di essere all’aperto, sul lago di Varese, tra cigni e anatroccoli, con il Monte Rosa sullo sfondo“.

Breve ma davvero entusiasta il commento del Prof. Fabio Ghezzi, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia e della Rete Integrata Materno Infantile: “Noi siamo un Hub di Ostericia e un punto di riferimento per l’Oncologica ginecologica. Avere un letto di terapia intensiva è un valore aggiunto enorme per noi. Al Del Ponte non manca nulla per offrire un servizio davvero di eccellenza: non mancano le persone, non manca la tecnologia, non manca la voglia di dare il meglio. Sono davvero orgoglioso di lavorare in questo Ospedale“.

Con un videomessaggio, anche il Prof. Massimo Agosti, Direttore del Dipartimento Donna e Bambino, ha salutato il nuovo reparto: 

L’apertura della Terapia intensiva pediatrica ed ostetrico-ginecologica contribuisce in modo rilevante a confermare il ruolo del Del Ponte come punto di riferimento territoriale e regionale. Il progetto di implementazione delle attività cliniche al Del Ponte prevedeva la presenza di un reparto ad alta intensità di cure quale quello che stiamo inaugurando. La pandemia ne ha forzatamente ritardato l’apertura ed il fatto di essere qui oggi dà bene l’idea di quanto questo progetto sia stato fortemente voluto da Regione Lombardia, insieme ai cittadini, alle associazioni del territorio e a tutta la componente sanitaria del Del Ponte insieme alla Direzione della nostra Azienda

Ringrazio la Fondazione “Il Ponte del Sorriso” per il contributo sempre attivo e continuativo e nello specifico per l’attenzione avuta anche per l’allestimento di questo nuovo reparto ad alta intensità di cure così da rendere la parte ambientale “a misura di bambino”: sappiamo bene infatti quanto sia importante anche nelle terapie intensive curare avendo attenzione non solo alla parte sanitaria e strumentale-tecnologica ma anche a quella più umana ed emotiva. Tema questo molto importante per tutte le terapie intensive ma in particolar modo per quella pediatrica. Entrando nel merito clinico, questo reparto è davvero strategico perché permetterà di proseguire la cura di patologie critiche evitando il trasferimento dei pazienti al Circolo. Ne beneficeranno tutte le attività cliniche, ad esempio i reparti di Pediatria e le Chirurgie pediatriche, quella generale e le specialistiche (urologica, ortopedica, otorinolaringoiatrica, vascolare, audiovestibologica), che potranno fornire maggiori possibilità di cura. Inoltre, curare al Del Ponte questi pazienti permetterà di incrementare ulteriormente il “know-how” di medici, infermieri, ostetriche, tecnici e di tutte le figure sanitarie che lavorano: alzare l’asticella della complessità clinico-assistenziale significa migliorare ulteriormente tutto l’offerta clinico-sanitaria. Ciò sta già avvenendo, ma crescerà ulteriormente, pensiamo ad esempio alle sinergie tra la realtà del Pronto Soccorso pediatrico e la nascente struttura di terapia intensiva pediatrica. L’apertura della TIPOG fornirà una garanzia di collaborazione importante anche con gli altri presidi territoriali, che potranno contare su questa nuova importante competenza specifica. Infine, ma non da ultimo, se non trasferiamo un paziente e riusciamo a fornire le cure intensive al Del Ponte, non vi saranno ulteriori disagi alle famiglie dei nostri piccoli pazienti. La TIPOG rappresenta un’altra nuova sfida, faticosa e stimolante da affrontare in sempre più stretta sinergia con l’Ospedale di Circolo, così come già sta progressivamente avvenendo con gli specialisti delle singole discipline mediche e chirurgiche“.

Riconoscente il Sindaco Davide Galimberti, che ha confermato l’impegno della Città per promuovere il polo varesino della Donna e del Bambino:

E’ stato un anno difficile e, in questo contesto, programmare il futuro dell’Ospedale, rappresentato da questo reparto oggi inaugurato, è davvero motivo di riconoscenza per tutti coloro che vi hanno contribuito. La sinergia tra istituzioni è stata decisiva in questi mesi, ma ha permesso di fare bene e vogliamo continuare: abbiamo in programma importanti interventi, alcuni già in corso, per favorire la crescita dell’Ospedale Del Ponte e renderlo più facilmente raggiungibile. Il Del Ponte è una grande opportunità, non solo in ambito sanitario, e noi vogliamo coglierla!“.

Emozionato anche il Presidente della Commissione Regionale Sanità Emanuele Monti: “Ripenso a 15 anni fa, quando ero un consigliere comunale a Varese e si parlava del grande disegno per l’Ospedale Del Ponte. Grazie a Regione Lombardia che ha creduto nel progetto e ha stanziato i fondi necessari a realizzarlo. Grazie a Il Ponte del Sorriso, per il l’iniziativa l’Arte che Cura che ha dimostrato che si può entrare in ospedale senza paura anche se si è bambini. Grazie ai professionisti e tecnici della sanità che hanno dato sostanza al progetto: dalla Direzione ai singoli operatori che tutti i giorni garantiscono un’assistenza che è davvero molto apprezzata. Complimenti!

Il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha voluto ricordare la vera forza del progetto che ha reso il Del Ponte un polo di riferimento non solo regionale per la Donna e il Bambino: “Questo progetto è nato per volontà della gente. Nel 2007, quando ero Sindaco di Varese, con gli Stati generali della Sanità ascoltammo tutta la società civile e si decise che il Del Ponte doveva sviluppare ulteriormente la sua essenza, diventare un riferimento regionale per donna e bambino. La città lo disse con fermezza e questo ha dato grande forza al progetto. Sono contento che siamo riusciti ad andare avanti nonostante le difficoltà dell’ultimo anno e mezzo: non abbiamo rinunciato a crescere e a progettare il futuro. E questo grazie al capitale umano della nostra regione, che ha dimostrato di essere eccellente. Anche nella riforma delle legge 23/15 stiamo prevedendo che ci sia una grande partecipazione degli enti territoriali e del Terzo Settore: la Sanità può avere successo se saprà ascoltare, confrontarsi anche duramente e capire le esigenze della gente“. 

A chiudere l’inaugurazione, la Benedizione di Monsignor Luigi Panighetti: “Questa mattina abbiamo fatto un atto molto importante: abbiamo inaugurato questo luogo fondamentale, ma più ancora abbiamo sottolineato come al centro ci deve essere il bene di ogni persona, in questo caso dei più indifesi, i pazienti che avranno bisogno di questo reparto. Questo principio è ancora più valido oggi: il bene più grande è il bene comune e, in questa direzione, ognuno che vi contribuisce trarrà onore dal suo lavoro“. 

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