Intervento della Sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, alla presentazione della Terza Edizione del Bilancio Sociale dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata – AIOP Emilia-Romagna.
Zampa: “Garantire migliore assistenza riabilitativa possibile nella Sanità pubblica e privata della Regione traino per l’Italia”
Roma, 20 Novembre 2019
“L’assistenza riabilitativa all’interno del settore privato dell’Emilia Romagna costituisce, oggi, senza alcun dubbio, uno dei campi di maggiore specializzazione. Negli ultimi dieci anni, l’innalzamento dell’efficienza e della qualità delle cure prestate hanno dato luogo ad una profonda crescita del sistema emiliano-romagnolo di offerta di cure legate alla riabilitazione: tutto questo ha favorito da un lato una crescita dell’attrattività nei confronti dei pazienti residenti fuori Regione e, dall’altra, una diminuzione della durata dei percorsi e, dunque, delle giornate di degenza media, passate da circa 30 del 2005 a poco più di 22 del 2017”. Lo ha affermato la Sottosegretaria di Stato alla Salute, Sandra Zampa, intervenuta a Bologna alla presentazione della Terza Edizione del Bilancio Sociale dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata – AIOP Emilia-Romagna, curata da Nomisma.
“Il Ministero della Salute – ha aggiunto la Sottosegretaria Zampa – ha recentemente stipulato un accordo di collaborazione con la Regione Emilia-Romagna che prevede la realizzazione di un progetto volto alla definizione di una metodologia per la rilevazione dei costi dei ricoveri di riabilitazione che consenta, a sua volta, la successiva definizione di tariffe sulla base di elementi oggettivi, che siano interamente ristoranti dei costi sostenuti per l’assistenza”.
Il progetto, in fase di avanzata realizzazione, coinvolge i seguenti Ospedali privati accreditati della Regione Emilia-Romagna: San Giacomo (PC), Ospedale Villa Igea (MO), Ospedale Villa Pineta (MO), Ospedale Villa Bellombra (BO), Ospedale Villa Maria Cecilia (RA), Ospedale Sol et Salus (RN).
Dal rapporto AIOP emerge che nel 2017 i ricoveri per assistenza riabilitativa in Emilia Romagna sono stati 18.425: 5.527 in strutture pubbliche e 12.898 in strutture AIOP. Nel 2018 i ricoveri totali sono stati 18.288: 5.477 nel pubblico e 12.811 in AIOP. Il 96% dei ricoveri effettuati nelle strutture AIOP risulta inoltre a carico del SSN e il restante 4% a totale carico dei pazienti*.
Sempre nel 2017, inoltre, si registrano 118.036 giornate di degenza e numero di accessi nelle strutture pubbliche e 248.999 nelle strutture AIOP, per un totale di 367.035. Nel 2018, nel pubblico si contano 120.801 giorni di degenza e numero di accessi e 249.295 in AIOP, per un totale di 370.096. Nell’assistenza riabilitativa in Emilia Romagna, il 70% del totale dei ricoveri regionali e circa il 67% delle giornate di degenza e degli accessi si concentrano, dunque, nel privato accreditato.
5.163 posti letto e 8.031 collaboratori in 44 strutture sanitarie presenti in Emilia Romagna aderenti AIOP. 133.517 degenti nel 2018, di cui 129.382 per attività ospedaliera, per un valore della produzione che si attesta sui 758,7 milioni di euro: numeri che equivalgono a un +1,6% rispetto al 2017. Gli ospedali privati si confermano “ecosistemi economico-sociali” e traino per un tessuto economico regionale che si dimostra sempre più competitivo. Le prestazioni economiche, sociali ed ambientali registrate nel 2018 grazie ai 44 nosocomi privati forniscono dunque un contributo fondamentale all’erogazione di servizi sanitari di qualità elevata all’interno del territorio regionale e, allo stesso tempo, hanno una ricaduta positiva sulla crescita economica di tutto il Paese.
“Accanto alla duttilità della sanità privata emiliano-romagnola – ha precisato la Sottosegretaria Zampa – voglio sottolineare la grande efficienza della sanità pubblica. Lo testimoniano le fondamentali prestazioni riabilitative ad esclusivo appannaggio del pubblico afferenti agli Major Diagnostic Category (MDC) 3 che si riferiscono ad orecchio naso bocca e gola, MDC 18 che riguardano le malattie infettive e parassitarie, MDC 21 che trattano i traumatismi e gli avvelenamenti e, infine, gli “altri MDC”*.
“Pubblico e privato – ha concluso la Sottosegretaria Zampa – devono fare fronte comune per garantire ai cittadini la migliore assistenza riabilitativa possibile. L’incremento dell’aspettativa di vita nella popolazione anziana è frutto di un innalzamento delle qualità delle cure prestate e di una riduzione della letalità di alcune malattie che, tuttavia, implica un incremento dell’incidenza delle cronicità, della comorbidità e della multimorbidità”.
* Fonte: Elaborazioni su dati Siseps, Regione Emilia Romagna
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