Aggressione e violenza negli ospedali contro gli operatori sanitari. Incontro tra esperti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Rodolico-San Marco” di Catania per analizzare e combattere il fenomeno.
“Educazione e prevenzione contro la violenza e le aggressioni negli operatori sanitari” è il tema sul quale si sono confrontati esperti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria etnea nel corso del seminario promosso dall’Unità Operativa “Educazione alla Salute” con i responsabili scientifici Antonio Lazzara – direttore sanitario AOUP, Giuseppina Grasso dell’UOS Educazione alla Salute, Caterina Ledda – docente di Medicina del Lavoro Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Catania e l’organizzazione di Carmela Calaciura, in occasione della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.
Oltre al direttore Lazzara e alla docente Caterina Ledda, a prendere la parola sono stati i relatori Angelo Gambera responsabile Unità Operativa Formazione e Aggiornamento, Thea Giacobbe Responsabile Comitato Unico di Garanzia, Manuela Grosso avvocato dell’UOS Servizio Legale Avvocatura, Venerando Rapisarda direttore UOSD Medicina del lavoro, Antonella Russo dirigente Psicologo – Servizio di Psicologia, Angelo Savoca Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione, Marco Torrisi dell’UOS Qualità e Rischio Clinico.
Moderatori dell’incontro sono stati i responsabili dei Pronto Soccorso dei due presidi aziendali, Giuseppe Carpinteri per il Policlinico Rodolico e Paola Noto per il San Marco.
L’Azienda Ospedaliero Universitaria etnea ha assunto già da tempo una posizione netta contro l’odioso fenomeno delle aggressioni, anche attraverso iniziative concrete realizzate negli ultimi anni tra le quali l’adozione di un Programma di Prevenzione degli Atti di Violenza recentemente esitato dall’azienda allo scopo di diffondere una politica di tolleranza zero verso atti di violenza, fisica e verbale, nei servizi sanitari e combattere le aggressioni di qualunque genere, elaborato da un gruppo di lavoro creato ad hoc.
Queste attività hanno consentito all’azienda di conoscere più a fondo i problemi che stanno alla base degli eventi aggressivi e di studiare il tipo di situazioni a rischio negli ambienti di lavoro per poter prevenire gli atti di violenza con l’eliminazione dei fattori scatenanti e l’adozione di provvedimenti a tutela dei dipendenti.
Fondamentale tra le attività avviate è la formazione dei dipendenti, inclusa fra tra quelle più significative del Programma di Prevenzione, attraverso seminari e corsi volti a sensibilizzare il personale a denunciare gli episodi di violenza subiti, anche se solo verbali, e ad incoraggiarlo a evitare comportamenti a rischio, imparando a riconoscere e controllare le condotte aggressive e ostili dei pazienti potenzialmente instabili per gestire sempre meglio i casi di crisi.
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