L’ UOC di Nefrologia e Dialisi dell’ASP in occasione della Giornata Mondiale del Rene, promuove una giornata destinata alla popolazione con lo scopo di implementare le conoscenze sulla prevenzione delle malattie renali.
I cittadini interessati potranno rivolgersi al personale dedicato per porre specifici quesiti e/o avere informazioni sulle patologie renali, sulle misure di prevenzione da adottare, sulla tematica della donazione di organi e sul trapianto renale. Basta chiamare ai numeri: 0932 448151 – 0932 448152 – che saranno operativi dalle ore 9.00 alle ore 17.00.
La Giornata mondiale dedicata alle malattie del rene nasce nel marzo del 2007 per iniziativa dell’International Society of Nephrology e dell’International Federation of Kidney Foundation.
Si tratta di un evento che ricorre annualmente il secondo giovedì del mese di marzo e si celebra in tutto il mondo al fine di focalizzare l’attenzione e sensibilizzare i cittadini sui temi della prevenzione renale e sull’adozione di corretti stili di vita per la salvaguardia dei reni. «Questa attenzione è dovuta soprattutto al fatto che le malattie renali – che possono portare alla compromissione totale di tali organi con necessità di trattamenti dialitici – decorrono il più delle volte in maniera asintomatica.» sottolinea Walter Morale – direttore dell’UOC di Nefrologia e Dialisi ASP.
Il protrarsi delle misure restrittive legate alla pandemia in atto non potrà prevedere, purtroppo, lo svolgersi di iniziative di screening nefrologici ambulatoriali basati su incontri diretti con l’utenza.
«Nel contempo la nostra attenzione è stata rivolta alla drammatica situazione legata al conflitto in Ucraina – aggiunge il dott. Morale – che sta determinando una maggiore esposizione a rischi clinici dei pazienti in trattamento emodialitico in questo paese, ad oggi circa 7.000. Gli emodializzati sono di fatto soggetti fragili che necessitano di trattamenti emodialitici sostitutivi salvavita inderogabili secondo un rigido calendario trisettimanale che se non rispettato porterebbe a severe complicanze alcune volte letali.»
La UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Maggiore di Modica – con il supporto della Direzione strategica dell’ASP di Ragusa – a tal proposito, si sta attivando nel coinvolgere tutti i centri di dialisi della Sicilia che collaborano con la Nefrologia dell’ASP di Ragusa affinché si possa raccogliere materiale biomedicale necessario ai trattamenti dialitici da inviare presso le organizzazioni sanitarie ucraine al fine di supportare in loco le strutture emodialitiche presenti.
La SIN, la Società Italiana di Nefrologia, inoltre, ha comunicato la completa disponibilità̀ dei nefrologi italiani a fornire il necessario supporto ai colleghi nefrologi dell’Ucraina, rendendosi disponibili ad erogare le prestazioni necessarie per garantire le cure indispensabili ad assicurare la sopravvivenza dei pazienti ucraini in trattamento emodialitico. La UOC di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa ha manifestato ampia disponibilità di adesione all’iniziativa.
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