Gli sprechi alimentari e il loro peso sul cambiamento climatico. Come si comportano i siciliani? Ne parliamo a Salute Pubblica, il programma di approfondimento ideato e condotto da Rosa Maria Di Natale. Ospiti in studio: Giuseppe Mancini, Presidente dell’Associazione Nazionale degli Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio (AIAT). Sonya Vasto, Docente Patologia generale Università di Palermo. Interviste video a Pietro Maugeri, presidente di Banco Alimentare Sicilia e Manuela Leone, Rifiuti Zero Sicilia / Zero Waste Italy.
SPRECHI ALIMENTARI SICILIA: LA QUANTITÀ DI CIBO SPRECATO E I SUOI EFFETTI
La Sicilia, come altre regioni in Italia, affronta il problema dello spreco alimentare con cifre allarmanti: ogni anno, circa 400.000 tonnellate di alimenti vengono sprecate. Questo spreco è distribuito tra vari settori, con l’agricoltura, la distribuzione e la ristorazione che contribuiscono in modo significativo. Solo una piccola percentuale di cibo viene donata a coloro che ne hanno bisogno, mentre il resto diventa rifiuto, comportando gravi impatti economici e ambientali.
IL BANCO ALIMENTARE: UN’INIZIATIVA SOSTENIBILE
Il Banco Alimentare della Sicilia è stato uno dei precursori nella lotta contro lo spreco alimentare, operando su due pilastri fondamentali: l’aspetto ambientale, che mira a recuperare cibo e evitarne lo scarto, e l’aspetto sociale, che dona questo cibo alle persone bisognose tramite una rete di strutture caritative.
Attraverso il suo impegno, il Banco Alimentare supporta quotidianamente circa 250.000 siciliani. La sostenibilità ambientale è diventata sempre più oggetto di studio e discussione in università e comunità locali, con la speranza di ridurre gli impatti negativi dello spreco alimentare.
ZERO WASTE: UNA SOLUZIONE A LIVELLO LOCALE
Zero Waste, insieme ad altre associazioni e il Comune di Catania, ha promosso il progetto “Cuore Generoso” presso il mercato agricolo siciliano. Questo progetto è finalizzato all’attuazione della legge Gatta, che mira a ridurre lo spreco alimentare e aumentare il recupero degli scarti alimentari per ricondurli al consumo. Grazie a questo progetto, sono stati ottenuti risultati significativi nel miglioramento della gestione degli scarti e della sostenibilità ambientale.
SPRECHI ALIMENTARI SICILIA: LE IMPLICAZIONI SULLA SALUTE PUBBLICA
Lo spreco alimentare e la sovralimentazione sono strettamente correlati. Il cibo sprecato non solo ha impatti negativi sull’ambiente, ma può anche portare a malattie legate all’obesità e al diabete di tipo II. Queste malattie croniche pesano pesantemente sul sistema sanitario nazionale e riducono la qualità e l’aspettativa di vita delle persone coinvolte. È fondamentale promuovere un approccio consapevole verso il cibo, sia per prevenire lo spreco che per evitare eccessi alimentari dannosi per la salute.
LA CONSAPEVOLEZZA E IL CAMBIAMENTO DI COMPORTAMENTO
Negli ultimi anni, c’è stata una maggiore consapevolezza riguardo allo spreco alimentare. Le istituzioni, insieme a diverse organizzazioni e associazioni, stanno compiendo sforzi per affrontare questo problema. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare, poiché il livello di spreco rimane rilevante. Per ridurre efficacemente lo spreco, è necessario un cambiamento culturale e comportamentale, focalizzandosi su una spesa ragionata, la corretta conservazione del cibo e la formazione dei giovani fin dalle scuole.
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