L’impatto negativo del fumo sulla salute generale delle persone è ormai un fatto noto, qual è l’effetto che può avere sul cavo orale? Ne parliamo con Daniele Cardaropoli, medico odontoiatra parodontologo.
CHE RELAZIONE ESISTE TRA IL FUMO E LA SALUTE ORALE?
Gli effetti negativi del fumo sul nostro organismo sono ampiamente documentati da diversi anni. Tuttavia, recenti ricerche si sono focalizzate sui danni che il fumo provoca specificamente ai tessuti gengivali. Purtroppo, la letteratura scientifica ha dimostrato che i pazienti forti fumatori sono più suscettibili a sviluppare patologie gengivali, con un rischio 4-5 volte superiore rispetto ai non fumatori.
Il fumo, inoltre, rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di tumori del cavo orale, soprattutto se combinato con altri irritanti locali come l’alcol.
I DANNI DEL FUMO: COS’È LA PARODONTITE?
La principale patologia associata ai danni del fumo è la malattia parodontale, malattia cronica nota anche come piorrea, che provoca una degenerazione del supporto dei denti e rappresenta la causa principale della perdita degli stessi.
È una delle malattie più comuni a livello mondiale. Una delle sfide principali è che la parodontite ha sintomi iniziali lievi, come sanguinamento gengivale e i pazienti potrebbero non avvertire il classico mal di denti. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione ai primi segnali di questa malattia silenziosa.
QUAL’ È L’IMPATTO DEL FUMO SULLA PARODONTITE?
Studi scientifici hanno stabilito che esiste una soglia di consumo di sigarette al giorno, circa tra le 8 e le 10, al di sopra della quale aumenta il rischio di sviluppare malattie gengivali. Sebbene non sia curabile, la parodontite, può essere trattata per mantenere i denti, ma i fumatori possono sperimentare una risposta terapeutica ridotta.
Ridurre il numero di sigarette fumate, quindi, può diminuire significativamente questo rischio e migliorare la risposta alle terapie chirurgiche per la ricostruzione dei tessuti parodontali.
QUANTO È IMPORTANTE MOTIVARE I PAZIENTI FUMATORI A SMETTERE DI FUMARE?
È fondamentale motivare i pazienti fumatori a ridurre il consumo di sigarette, sia tramite l’aiuto degli studi odontoiatrici sia collaborando con i centri antifumo locali. Quando si tratta della cavità orale, non esiste un momento “sicuro” per un fumatore. Il fumo rappresenta un fattore di rischio aggravante per tante patologie, può causare lesioni neoplastiche e alterazioni estetiche nel sorriso. Smettere di fumare può portare a numerosi vantaggi per la salute orale, migliorando la risposta alle terapie e contribuendo a preservare l’estetica del sorriso.
COSA CONSIGLIAMO PER UNA MIGLIORE SALUTE ORALE?
Per i fumatori, è importante adottare alcune pratiche per migliorare la salute orale. Innanzitutto, è consigliabile utilizzare correttamente lo spazzolino dentale almeno tre volte al giorno e integrare la pulizia degli spazi interdentali utilizzando filo interdentale o scovolini monouso.
Tuttavia, è sconsigliato abusare dei dentifrici antimacchia o sbiancanti, poiché possono contenere componenti abrasive che potrebbero danneggiare lo smalto. In caso di macchie persistenti o altre lesioni gengivali, è sempre meglio rivolgersi a un dentista professionista per una soluzione conservativa e personalizzata.
QUALI TERAPIE ESISTONO PER IL RIPRISTINO DELLO SMALTO DENTALE?
Esistono dentifrici con componenti specifiche che possono contribuire al ripristino dello smalto, tuttavia è importante sottolineare che non possono ripristinare completamente la situazione originale. Pertanto, è consigliabile consultare il proprio dentista per ricevere indicazioni personalizzate e ottenere il miglior risultato possibile. Sottoporsi a controlli periodici presso lo studio dentistico è un investimento prezioso per intercettare precocemente eventuali condizioni patologiche e garantire il mantenimento di uno smalto ideale.
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