Home » Cuore: operato un bambino all’ottavo giorno di vita

Un’operazione delicatissima al cuore. Questa è la storia di Mariana e del piccolo Cristian ma è anche il racconto del successo della rete ospedaliera della regione Toscana. Ne parliamo con chi ha permesso il lieto fine di questa storia: Vitali Pak, direttore dell’unità operativa di Cardiochirugia Pediatrica e del congenito adulto dell’ospedale del Cuore di Massa, Fondazione Monasterio e Venturella Vangi, cardiologo pediatra di Neonatologia e medicina fetale dell’ospedale Careggi di Firenze, che collabora anche con l’ospedale del Cuore.


LA STORIA DI MARIANA PARTE DALLA MEDICINA CONCEZIONALE

Mariana si è rivolta alla medicina preconcezionale dell’azienda ospedale Careggi per cercare aiuto nella sua gravidanza. Dopo una ICSI omologa, la gravidanza è iniziata e ha proseguito secondo i normali controlli. Tuttavia, a 20 settimane del previsto esame morfologico, i ginecologi hanno notato qualcosa di anomalo nel cuore del feto. Subito dopo l’esame, Mariana è stata inviata all’ospedale del cuore di Massa per una consulenza.

MARIANA SCOPRE CHE IL SUO BAMBINO HA UN’ANOMALIA AL CUORE

Il percorso che ha seguito Mariana è stato lungo e complesso, ma la collaborazione tra gli ospedali di Careggi e di Massa ha fatto la differenza. Grazie a questo Mariana ha capito che il suo bambino avrebbe avuto bisogno di un’operazione difficile subito dopo la nascita.

Tuttavia, grazie al lavoro dei vari medici coinvolti, è stata messa in atto una strategia per garantire le migliori prospettive diagnostiche e di cambiamento di questa prognosi. Grazie all’equipe chirurgica, l‘equipe cardiologica e il dottor Pack, Mariana ha potuto affrontare con successo il parto del piccolo Cristian, che è nato a 37 settimane, in stato di salute e benessere.

COME E’ ANDATO L’INTERVENTO AL CUORE DEL NEONATO?

L’intervento al cuore è una procedura delicata, soprattutto quando si tratta di neonati. Dopo la nascita, il bambino è stato subito portato sotto osservazione e sono stati effettuati gli interventi necessari, grazie alla diagnosi precoce. L’intervento, durato circa 5 ore, ha riportato l’attività cardiaca del piccolo alla normalità, separando completamente i due rami dell’orta e ricostruendola. Dopo l’operazione, il bambino è stato posto sotto osservazione di un esperto cardiologo, che deve proseguire con i controlli a lungo termine per verificare che tutto proceda nella normalità.

QUALI SONO LE DIFFICOLTA’ DI UN INTERVENTO AL CUORE DI UN NEONATO?

Grazie alla presenza di un centro specializzato in cardiochirurgia pediatrica, questo tipo di interventi è quasi routine, ma è importante ricordare che le dimensioni del cuore di un neonato sono ridotte e questo comporta delle difficoltà aggiuntive. Nonostante ciò, il successo dell’operazione è stato molto elevato e il bambino, adesso ha tre mesi e mezzo, sta benissimo.

SU COSA PUNTARE AFFINCHÉ L’INTERVENTO AL CUORE DI UN NEONATO ABBIA SUCCESSO?

È importante sottolineare che gli interventi di questo tipo devono essere eseguiti da personale altamente specializzato e che il paziente deve essere sottoposto a controlli regolari per valutare eventuali complicanze o cambiamenti. In questo caso, la presenza di protocolli ben definiti ha permesso di garantire un’assistenza completa e tempestiva al bambino e alla madre, che ha potuto realizzare il suo desiderio di diventare mamma grazie alla medicina concezionale.

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