Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità il risultato del monitoraggio degli indicatori per la Fase 2 relativi alla settimana tra il 22 e il 28 febbraio 2021.
Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.
Roma, 5 Marzo 2021
“Questa settimana la situazione epidemiologica mostra una tendenza al peggioramento e l’incidenza di casi di Covid-19 cresce a 195 per 100.000 abitanti. Anche l’Rt è in salita e si fissa intorno a 1,06, quindi dopo sette settimane supera di nuovo l’unità. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva siamo intorno al 26% quindi anche questo è in salita anche se di poco al di sotto della soglia critica del 30%. La circolazione di varianti soprattutto quella inglese che è ormai predominante di quella brasiliana sul territorio nazionale rafforza la necessità di interventi di contenimento anche a livello locale e un’accelerazione della campagna vaccinale.“
Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.
Punti chiave:
• Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 22-28 febbraio 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima metà di febbraio.
• Si continua a osservare una importante accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (194,87 per 100.000 abitanti (22/02/2021-28/02/2021) vs 145,16 per 100.000 abitanti (15/02/2021-21/02/2021), dati flusso ISS).
• L’incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. L’incidenza settimanale complessiva invece si sta rapidamente avvicinando alla soglia di 250 casi per 100.000 abitanti che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Questa soglia è già stata superata dalla Provincia Autonoma di Trento (385,02 per 100.000 abitanti), dalla Provincia Autonoma di Bolzano (376,99 per 100.000 abitanti), dall’Emilia-Romagna (342,08 per 100.000 abitanti), dalle Marche (265,16 per 100.000 abitanti) e dalla Lombardia (254,44 per 100.000 abitanti).
• Nel periodo 10 – 23 febbraio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,06 (range 0,98–1,20), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno per la prima volta in sette settimane. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
• Si conferma per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Sei Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Marche) hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Sono 14 (vs 10 la settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui nove ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una (Sardegna) con rischio basso (vs sei la settimana precedente). Dieci Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Molise) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, sei hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
• Si osserva un peggioramento anche nel numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (9 Regioni/PPAA vs 8 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% vs 24% della scorsa settimana). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in netto aumento da 2.146 (23/02/2021) a 2.327 (02/03/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in aumento, passando da 18.295 (23/02/2021) a 19.570 (02/03/2021).
• Tutte le Regioni/PPAA, tranne due (Sardegna e Umbria), hanno riportato allerte di resilienza. Due Regioni (Campania e Lombardia) riportano molteplici allerte di resilienza
• Si osserva un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (41.833 vs 31.378 la settimana precedente) e scende la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (28,8% vs 29,4%). Scende anche, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35,2% vs 36,1% la settimana precedente). Infine, il 19,7% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 16,3% non è stata riportata la ragione dell’accertamento diagnostico.
Conclusioni:
• Si osserva una ulteriore accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale (195 casi per 100.000 abitanti nella settimana 22-28 febbraio 2021). L’incidenza nazionale si sta quindi rapidamente avvicinando alla soglia di 250 casi/settimana per 100.000 abitanti che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Tale soglia è stata superata questa settimana in cinque Regioni/PPAA.
• Nel periodo 10 – 23 febbraio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,06 (range 0,98– 1,20), in aumento rispetto alla settimana precedente.
• Si conferma per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Aumenta il numero di Regioni/PPAA classificate a rischio alto (6) ai sensi del DM 30/4/2020. Ben 9 Regioni/PPAA, classificate a rischio moderato, sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane. Soltanto una Regione è a rischio basso.
• Si ribadisce, anche alla luce dell’aumento sostenuto della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. Analogamente a quanto avviene in altri paesi Europei, si rende necessario un rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale al fine di ottenere rapidamente una mitigazione del fenomeno.
• In presenza di varianti che possono parzialmente ridurre l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili, le Regioni/PPAA sono invitate ad adottare, indipendentemente dai valori di incidenza, il livello di mitigazione massimo a scopo di contenimento.
• È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.
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