A Varese aumenta l’attività chirurgica dell’Oculistica grazie all’arrivo di un nuovo microscopio operatorio che consente un approccio a 360 gradi sulla patologia, soprattutto quella vitreoretinica consentendo performance elevate grazie ad una maggiore precisione delle immagini e ad una panoramica più completa.
Varese, 1 Dicembre 2020
L’emergenza Covid non ha risparmiato nessuna struttura ospedaliera e anche l’Oculistica varesina ha dato il proprio contributo inviando 5 specialisti nei reparti dell’Ospedale di Circolo e di Tradate dedicati ai pazienti colpiti dal Sars CoV-2.
Ciononostante, grazie all’arrivo di un nuovo microscopio operatorio di ultima generazione e all’energia con cui il nuovo Direttore della struttura, il Dott. Paolo Radice, ha affrontato la nuova sfida varesina, l’attività chirurgica è in crescita sia dal punto di vista della quantità, sia della tipologia di interventi.
“Il nuovo microscopio operatorio consente un approccio a 360 gradi sulla patologia, soprattutto quella vitreoretinica, – spiega il Dott. Radice – consentendo performance elevate grazie ad una maggiore precisione delle immagini e ad una panoramica più completa“.
Si è così potuto ampliare la gamma di interventi di chirurgia retinica offerta, dalla chirurgia per distacco di retina a quella della macula, dal trattamento della retinopatia diabetica a quello degli emovitrei, alle emorragie vitreoretiniche. Anche la quantità di interventi è cresciuta, arrivando agli attuali 10-15 interventi settimanali di chirurgia retinica di secondo livello.
“Ma il mio obiettivo è quello di aumentarle ancora, superando le 500 vitrectomie all’anno. E’ un obiettivo ambizioso, ma qui a Varese ho trovato le condizioni per farlo!” commenta soddisfatto il primario, che ha portato all’Ospedale di Circolo tutta l’esperienza acquisita all’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, con particolare riferimento proprio all’ambito della chirurgia vitreoretinica.
Ma l’attività chirurgica dell’Oculistica varesina prosegue anche nel trattamento della cataratta: “Attualmente, nonostante l’emergenza in corso, stiamo operando circa 40 cataratte a settimana, con l’intento di aumentarle ancora, fino a 60 alla settimana solo al Circolo, grazie all’arrivo di 3 nuovi specialisti che rinforzeranno la squadra che oggi conta 15 medici tra Varese, Tradate e le sedi territoriali, ma anche grazie all’acquisizione di un flusso laminare“.
Il flusso laminare è una tecnologia che permette di trattare in ambulatorio e in piena sicurezza tutti i pazienti che necessitano di iniezioni intravitreali per maculopatie essudative, riducendo i tempi e liberando spazi operatori ulteriori.
“Sono davvero soddisfatto del lavoro avviato – conclude il Dott. Radice – e confido di raggiungere i risultati che ci siamo prefissi, che qualificherebbero Varese come un centro oculistico tra i principali nel panorama nazionale“.
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