L’infertilità è un fenomeno in crescita: una coppia su cinque affronta problemi di fecondazione. Le cause principali sono l’età avanzata nella ricerca del primo figlio e la diminuzione della fertilità dopo i 35 anni. Ne parliamo con la dott.ssa Daniela Galliano della Clinica IVI di Roma.
FECONDAZIONE ASSISTITA: QUALI TECNICHE ESISTONO PER L’INFERTILITÀ?
Esistono diverse tecniche di fecondazione assistita utilizzate nei centri specializzati. La fecondazione in vitro omologa e eterologa sono i due principali approcci. La fecondazione in vitro omologa si riferisce all’unione degli ovociti femminili con gli spermatozoi maschili in laboratorio, generando embrioni che vengono successivamente trasferiti nell’utero della donna. Quando l’età della donna supera i 38 anni, viene consigliata la diagnosi genetica preimpianto per valutare la qualità cromosomica degli embrioni prima del loro trasferimento.
La fecondazione eterologa, invece, coinvolge la donazione di ovociti o spermatozoi. In questo caso, gli ovociti donati da una donatrice vengono fecondati con gli spermatozoi del partner maschile e poi trapiantati nell’utero della paziente ricevente. Questa tecnica è particolarmente indicata per le pazienti con bassa riserva ovarica, menopausa precoce o età materna avanzata.
Tuttavia, in Italia ci sono alcune limitazioni legali e problemi di carenza di donatrici che possono influenzare l’accesso alla fecondazione assistita. È importante che le coppie si informino sulle opzioni disponibili e sulle condizioni necessarie per accedere ai diversi trattamenti. Durante la prima visita in un centro di fecondazione assistita, vengono valutate le condizioni di entrambi i partner attraverso esami strumentali e analisi del liquido seminale.
QUANTO È IMPORTANTE IL FATTORE PSICOLOGICO?
Il fattore psicologico gioca un ruolo significativo nell’infertilità. Le coppie affrontano spesso disagio emotivo e sensi di colpa durante il percorso di fecondazione assistita. Pertanto, è comune offrire supporto psicologico durante il processo per aiutare le coppie a gestire lo stress e le difficoltà emotive.
Quanto ai tassi di successo, la fecondazione assistita eterologa ha le probabilità di successo più elevate, con un potenziale di gravidanza fino al 70%. Tuttavia, i risultati dipendono dall’età della donna. Con la diagnosi genetica preimpianto, è possibile selezionare embrioni sani e diminuire il rischio di aborto e gravidanze gemellari.
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