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Da tutto il mondo a Varese per imparare le tecniche chirurgiche endoscopiche del basicranio

Prof. Davide Locatelli e Prof. Paolo Castelnuovo
L'unicità del Centro del Basicranio è la simbiosi tra Otorinolaringoiatria e Neurochirurgia

Varese, 6 Maggio 2019

Sono 222 i medici provenienti da ogni parte del mondo che hanno partecipato negli ultimi dieci anni come observer o fellow alle attività cliniche, chirurgiche, didattiche e scientifiche offerte dalla struttura di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Circolo di Varese, diretta dal Prof. Paolo Castelnuovo, ordinario all’Università dell’Insubria. Le richieste per il 2019 sono 23 e ne sono già arrivate 5 per il 2020. Si tratta di specialisti provenienti da Francia, Austria, Turchia, Marocco, Emirati Arabi, Oman, Arabia Saudita, Iraq, India, Brasile, Cile, Stati Uniti, Canada, Messico, Finlandia, Russia, Ucraina, e Italia ovviamente.

Numeri che evidenziano la capacità attrattiva internazionale dell’Otorinolaringoiatria varesina e, in particolare, del Centro del Basicranio, nato all’Ospedale di Circolo dalla simbiosi tra Otorinolaringoiatria e Neurochirurgia

Simbiosi, non semplice collaborazione – tiene a precisare il Prof. Castelnuovo – La peculiarità, l’unicità del nostro Centro del Basicranio nel contesto internazionale sta proprio nel rapporto strettissimo con la Neurochirurgia, che ci permette non solo di affrontare, ma anche di studiare, pianificare e gestire ogni singolo caso insieme con i neurochirurghi“.

Otorinolaringoiatria e Neurochirurgia, diretta quest’ultima dal Prof. Davide Locatelli, all’Ospedale di Circolo non condividono solo il piano del Monoblocco che ospita le degenze, ma anche il personale e le sale operatorie per tutti i casi di tumori della testa e del collo. In questi casi, poi, la collaborazione si estende ad un gruppo multidisciplinare che si riunisce settimanalmente con oncologi, radioterapisti, radiologi, neuroradiologi, medici nucleari, nutrizionisti e anatomo patologi, senza dimenticare il contributo fondamentale dei chirurghi plastici, dei microchirurghi, dei chirurghi maxillo-facciali e degli oftalmologi.

Ed è anche la compresenza, a Varese, di tutte queste tipologie di specialisti ad attrarre visitatori dall’estero, desiderosi di imparare come prendersi cura a 360 gradi di pazienti così complessi come coloro che hanno una patologia oncologica del basicranio.

Dei 2500 interventi chirurgici eseguiti ogni anno dall’Otorinolaringoiatria varesina, sia in degenza ordinaria, sia in day hospital e day surgery, almeno 100 ogni anno riguardano tumori maligni del basicranio, trattati con chirurgia endoscopica nasosinusale e del basicranio.

Si tratta di una tecnica chirurgica mininvasiva sviluppatasi negli ultimi trent’anni, – spiega Castelnuovo – inizialmente per il trattamento delle patologie infiammatorie del naso e dei seni paranasali e, dagli anni Novanta, delle patologie tumorali. Gli strumenti, che utilizzano la tecnologia a fibre ottiche, permettono l’accesso agli spazi interni del viso e del cranio tramite le narici, cioè senza dover procedere ad incisioni“.

L’Otorinolaringoiatria varesina è particolarmente impegnata nell’insegnamento di questa tecnica chirurgica per via endoscopica: dal 2014, infatti, è stato istituito il Centro di Ricerca scientifica in campo anatomico, diretto dallo stesso Prof. Castelnuovo, frutto della collaborazione tra l’ASST dei Sette laghi e l’Università dell’Insubria. Il Centro, che si avvale degli spazi attrezzatissimi della Medicina Legale dell’Ospedale di Circolo di Varese, organizza ogni anno almeno dieci corsi di dissezione anatomica che vedono la partecipazione di centinaia di medici, anche in questo caso provenienti da tutto il modo. 

Oltre all’attività didattica che svolgiamo qui a Varese nei laboratori di dissezione anatomica – spiega il Prof. Castelnuovo – io e i miei collaboratori teniamo regolarmente dei corsi all’estero e, in particolare, a Parigi, in virtù di una convenzione con l’Università Diderot“. 

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