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Coronavirus, AIMO: chiudere ambulatori ospedalieri e territoriali a non urgenze

Luca Menabuoni,  Presidente dell’Associazione Italiana dei Medici Oculisti, lancia un appello al Ministero della Salute, a tutti gli Assessori regionali della Sanità e a tutti i Direttori generali delle Asl.


11 Marzo 2020

Dobbiamo chiudere subito, adesso, ora, tutti gli ambulatori dei presidi ospedalieri e territoriali, pubblici e privati, per le prestazioni non urgenti. Confido nella sensibilità di chi ci governa e di chi deve tutelare la salute di tutti i cittadini”.

Così l’Associazione Italiana dei Medici Oculisti, per voce del suo Presidente Luca Menabuoni, lancia un appello al Ministero della Salute, a tutti gli Assessori regionali della Sanità e a tutti i Direttori generali delle Asl.

La situazione in Italia è diventata estremamente complessa, per non dire pericolosa – prosegue Menabuoni Stiamo attenti a non uscire, indossiamo guanti e mascherine e manteniamo le distanza di sicurezza, ma continuano a essere cosa di routine le visite ambulatoriali oculistiche (e non solo) non urgenti. E questo non accade solo nelle regioni con bassa incidenza di virulenza, ma anche in quelle del nord, dove la situazione è disperata. Una per tutte il Veneto, con la provincia di Padova. Ora ci sembra davvero incredibile che si permetta la circolazione di possibile vettori di patologia per controlli di routine che potrebbero tranquillamente essere rimandati. Esponiamo la popolazione ad un rischio inimmaginabile magari per migliorare la vista da vicino non più perfetta- conclude- L’urlo di tutti gli oculisti volete ascoltarlo o no?”.

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