La Dr.ssa Daniela Galliano, Direttrice sanitaria del Centro IVI di Roma, commenta la decisione della Suprema Corte di ritenere inammissibile per difetto di motivazione la questione di un atto di nascita con due madri sollevato dal Tribunale di Pisa.
Roma, 22 Ottobre 2019
“Il Parlamento italiano si adoperi per una legislazione laica che ponga al centro delle sue norme l’affermazione dei diritti di tutte le persone, senza distinzioni di orientamento sessuale ed in ossequio ai principi di uguaglianza affermati dai principi fondamentali della Costituzione”.
Così in una nota stampa la Dr.ssa Daniela Galliano, Direttrice sanitaria della sede romana di IVI, il colosso spagnolo della Procreazione Assistita, commenta la decisione della Suprema Corte di ritenere inammissibile per difetto di motivazione la questione di un atto di nascita con due madri sollevato dal Tribunale di Pisa.
La Galliano prosegue: “Si esca una volta per tutte allo scoperto evitando di continuare a giocare a nascondino in materia di fecondazione assistita e del conseguente riconoscimento dei diritti del nato e dei suoi genitori attendendo che sia la giurisprudenza a novellare leggi sbagliate e vetuste”.
“Come cittadini italiani prima che come addetti ai lavori” – conclude – “siamo stanchi di dover seguire gli sviluppi giurisprudenziali e chiediamo al Parlamento di farsi carico, una volta per tutte, delle trasformazioni in atto anche nella società italiana. Diversamente, questa inerzia politica rischia di trasformarsi in una forma di complicità con tutti coloro che vorrebbero negare i diritti ad una parte della cittadinanza, a partire da quei minori che all’anagrafe, formalmente, rischiano di essere relagati a cittadini di serie B se non addirittura a veri e propri orfani di Stato”.
IVI-RMA Global
IVI nasce nel 1990 come la prima istituzione medica in Spagna completamente specializzata nella riproduzione umana. Da allora ha aiutato a nascere più di 160.000 bambini, grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie di riproduzione assistita. All’inizio del 2017, IVI si è fusa con RMANJ, diventando così il più grande gruppo di riproduzione assistita del mondo. Attualmente conta più di 65 cliniche in tutto il mondo ed è leader nel campo della medicina riproduttiva.
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