DL liste d’attesa. Ciancitto (FdI): «L’Italia nelle condizioni di dare una svolta al Sistema sanitario. È necessario ora premere sull’acceleratore per Cup unico regionale e attività ambulatoriale nei fine settimana.»
Visite diagnostiche e specialistiche da poter effettuare anche nelle giornate di sabato e domenica, nei presidi sanitari pubblici e privati convenzionati; l’attivazione di un Centro unico di prenotazioni (CUP) regionale o infra-regionale; l’istituzione di una piattaforma nazionale delle liste d’attesa e dell’organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria; nuove disposizioni in materia di tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e del comparto sanitario.
Sono le novità più importanti del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie.
«Abbiamo creato tutte le condizioni per cambiare volto alla sanità italiana, puntando innanzitutto all’abbattimento delle liste d’attesa – evidenzia il deputato nazionale, Francesco Ciancitto -. Ora il compito passa alle Regioni e alle Aziende sanitarie. In Sicilia, la Regione deve attivare un tavolo tecnico, con tutti gli operatori del settore, sono certo si staranno già muovendo in tal senso, per permettere l’attivazione del CUP unico e delle prestazioni sanitarie anche nei weekend. In Lombardia il servizio è già attivo. Tra l’altro, per riuscire a rendere più appetibile la disponibilità al servizio nei fine settimana, abbiamo provveduto ad incrementare la remunerazione per il personale medico, a 100 euro l’ora, con tassazione ridotta al 15%.»
Per Ciancitto, componente della Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, l’abbattimento delle liste d’attesa è da sempre una assoluta priorità. È stato lui, già lo scorso mese di gennaio, il promotore di una proposta per la Sicilia per l’abbattimento delle liste d’attesa, oggi diventata nazionale. «Non è solo un problema di stanziamenti, ma anche di come si spende il budget a disposizione – afferma ancora Ciancitto -. Bisogna imparare a spendere meglio le somme, investendo con oculatezza, incidendo sulle criticità per migliorare il sistema. Tra l’altro, i CUP, non sempre funzionano perfettamente, visto le attese al telefono, a cui i cittadini sono costretti, per poter prenotare un esame o una visita. Per poter abbattere i costi ed i tempi, la strada è il CUP unico.»
Per quanto riguarda i CUP, la nuova legge prevede l’istituzione dei Responsabili unici regionali sull’assistenza sanitaria (Ruas), una sorta di supervisore nei casi in cui una struttura avrà problemi a tagliare i tempi sulle liste di attesa.
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