I celiaci sono oltre 230mila con una considerevole fetta della popolazione non diagnosticata. Quali cibi consumare dopo le feste? I consigli di AIGO, Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri.
EGLUTEN FREE E BENESSERE A TAVOLA
I celiaci sono oltre 230mila con una considerevole fetta della popolazione non diagnosticata. Quali cibi consumare dopo le feste? Ne parliamo con Paolo Usai, segretario AIGO, Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri.
CELIACI O INTOLLERANTI AL GLUTINE, QUALI DIFFERENZE?
La malattia celiaca colpisce l’1% della popolazione italiana e può riguardare tutte le età: viene diagnosticata con test molto specifici e viene curata con l’eliminazione assoluta del glutine, che va protratta per tutta la vita.
L’intolleranza al glutine non celiaca, invece, è più difficile da inquadrare da un punto di vista epidemiologico in assenza di marcatori diagnostici specifici. È una condizione in cui la malattia celiaca è stata esclusa ma si giova ugualmente dell’esclusione del glutine dalla dieta.
CIBI GLUTEN FREE
I cibi che non lo contengono sono:
• frutta e verdura fresche
• carne
• pollame
• pesce
• formaggio e uova sono naturalmente privi di glutine
Occorre utilizzare questi cibi come ingredienti fondamentali dei pasti, evitando i prodotti già “elaborati”, in modo da poter scegliere autonomamente il tipo di cereale/farina/derivato da impiegare nella ricetta.
Validi sostitutivi della pasta, del pane o dei prodotti da forno, privi di glutine sono:
• mais
• riso
• sorgo
• avena
• miglio
• grano saraceno
• amaranto
• quinoa
ai quali si aggiungono una serie di prodotti industriali gluten-free.
ALIMENTI PER CHI È CELIACO E PER CHI NON LO È
Gli alimenti che possono essere consumati da entrambi, chi è celiaco o intollerante al glutine e chi non lo è, sono:
• carne
• pesce
• frutta e verdura: attenzione se si servono con salse o intingoli, occorre verificare che non vi siano addensati con pan grattato, farina o insaporiti con il dado da brodo.
LA DIETA PRIVA DI GLUTINE AUMENTA IL RISCHIO DI PATOLOGIE
Chi elimina il glutine dalla propria tavola deve porre una particolare attenzione all’apporto nutritivo e deve essere seguito da un professionista che indichi delle alternative adeguate, perché? Questo perché a lungo andare, una dieta priva di glutine può aumentare il rischio di patologie cardiovascolari, sindrome metabolica e osteoporosi.
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