Home » La cheratosi attinica: diagnosi e terapia

Cheratosi Attinica. L’estate potrebbe aver lasciato spiacevoli conseguenze. La cheratosi attinica è una di queste. Vediamo di cosa si tratta. Ne parliamo con Rocco De Pasquale, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Dermatologia dell’Azienda Policlinico Universitario San Marco-Rodolico, presidio San Marco di Catania.

 

Che cos’è la Cheratosi Attinica

La Cheratosi Attinica è costituita da piccole neoformazione cutanee che si osservano quasi esclusivamente nelle cosiddette aree foto esposte e cioè il volto, il décolleté,  il cuoio capelluto, il dorso delle mani e dipende molto dalla esposizione al sole.

Inoltre per i pazienti che stanno molto al sole anche senza coperture le lesioni si presentano sotto forma di piccole chiazze di colorito rossastro che vengono definite eritematose ricoperte da squame biancastre  o grigiastri molto aderenti che si staccano con difficoltà. Spesso quando si prova a staccare meccanicamente possono sanguinare.

 

Quali sono le caratteristiche della Cheratosi Attinica?

Si tratta di lesioni che hanno un caratteristico fondo di eritema ed arrossamento. Le dimensioni possono essere possono variare da pochi millimetri a qualche centimetro. Ci sono diversi tipi di Cheratosi Attiva che da forme più piccole e più superficiali a forme più estese più profonde e infiltrate che tendono ad andare più profondamente.

 

Tra le patologie come viene classificata la Cheratosi Attinica?

E’ classificata in un gruppo di patologie che prendono il nome di  “precursori di tumori ” ovvero precancerosi e fa parte in particolar modo delle preganziosi obbligate cioè di quelle che nella loro evoluzione naturale in un tempo più o meno variabile più o meno lungo si trasformano in carcinoma squamo-cellulare.

Il carcinoma squamo-cellulare, a differenza della Cheratosi Attinica che una lesione comunque atipica e maligna ma molto superficiale che quindi non può dare metastasi tende nel tempo a scendere ad approfondirsi nei tessuti sottostanti.

 

Quali sono i fattori di rischio?

Il più importante fattore di rischio è l’esposizione solare. E’ importante sottolineare che non è l’esposizione solare recente che fa venire l’insorgenza di questa malattia ma la sommatoria dell’esposizione solare accumulate nel corso degli anni.

Altra causa è  il fenotipo che è molto importante. Esiste in dermatologia una classica suddivisione dei fenotipi a seconda del colorito della cute dei capelli e degli occhi che variano dal fenotipo 1, che è quello tipicamente irlandese con capelli rossi, occhi verdi ,carnagione chiarissima e piena di lentiggini fino a via via via ad arrivare a pelle più scure quindi al fototipo 5 ovvero il paziente di razza nera.

Un altro fattore importante è il genere e l’età.  Il genere perché si è osservato che la Cheratosi è  più frequente soprattutto nel sesso maschile; l’età come già detto raramente compare in pazienti giovani o nei bambini a meno che non esistono dei disordini genetici che possono colpire i bambini già sin dalla nascita.

 

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