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Microdermal piercing: cos’è e che problemi comporta

La moda del piercing è molto diffusa tra le nuove generazioni. Ad aumentare le possibilità di risultare affascinanti arriva adesso il microdermal, l’ultima moda tra gli amanti della body art. Attenzione però ai rischi che esso comporta.

di Melania Sorbera

Il microdermal è una pratica piercing molto particolare, consiste nell’inserimento nella pelle, il derma appunto, di un piccolo gioiello. Questo gioiello, al contrario delle altre pratiche piercing, viene applicato facendo una piccola incisione nella pelle, viene letteralmente incastonato. Non passa da parte a parte come i normali surface ma ha un supporto, un perno nel quale viene posizionato per essere messo in evidenza.

Le caratteristiche del microdermal sono dure: una è quella di essere permanente, l’altra è la sua impossibilità ad essere tolto tranne se dal piercer che lo ha realizzato. Qui nascono anche gli eventuali rischi di questa pratica molto diffusa tra i giovani. Non appena realizzato, il microdermal, ha bisogno di cure particolarmente attente dal punto di vista igienico, forse più di quelle necessarie all’inizio per non fare infettare il normale piercing. Le cure devono essere maggiori  quando questo è realizzato su zone molto esposte, come ad esempio il braccio o il gomito.

I dermatologi della British Association of Dermatology, invitano a stare attenti alle infiammazioni, alle allergie e ai rigetti: se i gioielli non vengono inseriti bene, infatti, la cute può avvolgerli e scatenare reazioni allergiche. In questi casi non resta che asportare il piercing con un piccolo intervento chirurgico che sarà effettuato da un dermatologo in un ambulatorio specializzato e non più da un semplice piercer. Tra le norme igieniche da attuare quotidianamente ve ne sono alcune da seguire accuratamente: pulire la zona con una soluzione salina, evitando i normali saponi e, almeno per la prima settimana, coprire la parte con un cerotto. Non toccare con le mani sporche e proteggere la zona dal contatto con sostanze chimiche e possibili fonti di batteri, soprattutto in fase di cicatrizzazione. Aspettare poi almeno un mese prima di cambiare il gioiello temporaneo con un altro che si presume definitivo. L’impianto può essere fastidioso o doloroso. Ovviamente tutto dipende dalla personale soglia di dolore; tendenzialmente, comunque, la sensazione di fastidio dura molto poco. La possibilità di rigetto è parecchio alta. Cosa vuol dire?

Se non ci sono rigetti o infezioni il microdermal potrebbe durare fino a 10 anni. All’opposto, potrebbe essere rigettato appena dopo qualche mese dalla sua applicazione. Nella maggior parte dei casi, comunque, questo fenomeno avverrebbe in maniera indolore, in pochissime ore. Il brillantino verrebbe espulso e il foro si potrebbe richiudere rigettando la barra di contenimento. Proprio per evitare questo fenomeno, qualora si dovessero notare rigonfiamenti o perdite strane dal microdermal, sarà bene contattare un piercer professionista o un dermatologo che possa consigliarvi cosa è meglio fare.

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