Home » Colon irritabile: i nuovi approcci diagnostici e terapeutici

Il colon irritabile è uno dei disturbi gastrointestinali più frequenti, una condizione non grave ma capace di limitare la qualità della vita di chi ne soffre. Come trattarlo? Ne parliamo con Maria Cappello, presidente AIGO Sicilia e componente del consiglio direttivo nazionale di AIGO, Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti digestivi Ospedalieri.


CHE COS’È LA SINDROME DEL COLON IRRITABILE?

Il colon irritabile è un disturbo dell’interazione fra il sistema nervoso centrale e l’intestino, che si manifesta principalmente con dolore addominale cronico e disturbi della defecazione.

Il dolore addominale è il sintomo principale del colon irritabile, ma spesso si associa ad altri disturbi della defecazione come diarrea o stitichezza. I sintomi possono variare da persona a persona e possono essere più o meno intensi.

Le cause della patologia non sono ancora del tutto conosciute, ma si ritiene che siano legate a una combinazione di fattori, tra cui lo stress, l’alimentazione, le infezioni intestinali e le alterazioni dell’equilibrio ormonale.

Non esiste una cura definitiva per il colon irritabile, ma esistono diverse strategie per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tra queste ci sono la terapia comportamentale, la terapia farmacologica e l’alimentazione.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA SINDROME DEL COLON IRRITABILE?

I sintomi sono molto variabili da persona a persona e possono includere:

  • Dolore addominale, spesso localizzato nella parte inferiore dell’addome.
  • Alterazione del transito intestinale: può manifestarsi come diarrea, stitichezza o alternanza di entrambe.
  • Gonfiore addominale.
  • Nausea e vomito.
  • Sensazione di evacuazione incompleta.
  • Urgenza di defecare.
  • Presenza di muco nelle feci.

TRATTAMENTO DEL COLON IRRITABILE

Non esiste una cura definitiva per il colon irritabile, ma esistono dei rimedi per alleviare i sintomi della patologia. Tra i principali rimedi troviamo:

  • Modifiche dello stile di vita: ridurre lo stress, fare attività fisica regolare, seguire una dieta equilibrata e ridurre l’assunzione di alcol e di caffeina.
  • Farmaci: alcuni farmaci possono essere utili per alleviare i sintomi del colon irritabile, come antispastici, lassativi, antiacidi e antidepressivi.
  • Terapie complementari: alcune terapie come l’agopuntura, lo yoga e la meditazione possono essere utili per ridurre lo stress e migliorare i sintomi del colon irritabile.

DIAGNOSI DELLA MALATTIA

La diagnosi dell’intestino irritabile non è mai stata semplice, ma grazie al lavoro scientifico svolto nel corso degli anni sono stati formulati dei criteri diagnostici che permettono di individuare la sindrome in modo più efficiente ed efficace.

Fino a qualche anno fa, infatti, la diagnosi di intestino irritabile era una diagnosi di esclusione, e i pazienti venivano sottoposti a una serie di indagini diagnostiche per escludere la presenza di altre patologie organiche.

Oggi, invece, grazie alla ricerca condotta dalla ROM Foundation, sono stati sviluppati dei criteri diagnostici che permettono di formulare una diagnosi di intestino irritabile in modo sindromico, senza la necessità di eseguire inutili e spesso invasive indagini diagnostiche.

I criteri diagnostici più utilizzati sono quelli definiti dalla ROM Foundation, noti come criteri di Roma IV, che si basano sulla presenza di dolore addominale da almeno sei mesi, che sia presente almeno una volta alla settimana e associato a modificazioni delle abitudini intestinali.

Altri criteri che devono essere presenti per formulare la diagnosi di intestino irritabile includono la presenza di dolore addominale che si allevia con la defecazione, l’assenza di segnali di allarme come la presenza di sangue nelle feci, la perdita di peso e l’anemia, e la presenza di altri sintomi associati come la sensazione di gonfiore addominale e la presenza di muco nelle feci.

Per escludere la presenza di altre patologie organiche che possono presentarsi con sintomi simili a quelli dell’intestino irritabile, i pazienti devono sottoporsi ad alcune indagini diagnostiche.

Questi esami comprendono:

  • Analisi del sangue per valutare la presenza di segnali di infiammazione;
  • ricerca degli anticorpi specifici per la celiachia;
  • esami microbiologici per escludere la presenza di infezioni intestinali;
  • colonscopia per escludere la presenza di patologie infiammatorie intestinali come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa.

QUALI SONO LE MANIFESTAZIONI CLINICHE DEL COLON IRRITABILE?

Le manifestazioni cliniche possono essere variabili e variamente associate. L’approccio terapeutico deve essere basato sui sintomi predominanti del paziente.

Farmaci antispastici per il trattamento del colon irritabile

La prima scelta di trattamento per il dolore associato al colon irritabile sono i farmaci antispastici. Esistono molti farmaci antispastici in commercio, che hanno dimostrato di avere la stessa efficacia nel trattamento del colon irritabile. Studi comparati e revisioni sistematiche hanno dimostrato che non c’è differenza tra i vari antispastici.

Farmaci antidepressivi per il trattamento del colon irritabile

Se i farmaci antispastici non funzionano, la seconda scelta di trattamento sono i farmaci antidepressivi. I triciclici e i SSRI come la paroxetina sono tra i farmaci utilizzati per il trattamento del colon irritabile. Questi farmaci agiscono sulle cellule nervose nel tratto gastrointestinale, migliorando la regolazione del movimento intestinale e alleviando i sintomi.

Altri farmaci per il trattamento del colon irritabile

Se i farmaci antispastici e antidepressivi non funzionano, possono essere prescritti altri farmaci per il trattamento del colon irritabile. Alcuni di questi farmaci agiscono sulla flora batterica intestinale, mentre altri agiscono sullo stato di infiammazione del tratto gastrointestinale.

CHE COS’È LA STIPSI?

La stipsi, spesso associata al colon irritabile, può essere definita come una riduzione della frequenza delle evacuazioni fecali o una difficoltà nell’evacuazione di feci dure e secche. La stipsi cronica significa meno di tre evacuazioni a settimana. Un rimedio importante per la stipsi è una dieta ricca di fibre.

Le fibre sono importanti per il nostro intestino perché non solo aumentano la massa totale delle feci, favorendo le evacuazioni, ma anche perché favoriscono la produzione di substrati importanti per la nostra flora intestinale.

Inoltre, il consumo di fibre orienta la flora intestinale microbiota in maniera positiva, selezionando quelle specie batteriche considerate “buone” che producono degli acidi grassi a catena corta protettivi per la mucosa intestinale.

In generale, nei pazienti con colon irritabile è consigliato l’incremento dell’apporto di fibre, ma la dieta deve essere personalizzata in base alla presentazione clinica del paziente. In particolare, la dieta a basso contenuto di FODMAP può essere utile per la gestione del colon irritabile.

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