Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Epidemia stazionaria. 3 Regioni a rischio Alto”
I dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, relativi alla settimana tra il 18 e il 24 aprile 2022, presentati dal Prof. Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 29 aprile 2022

La situazione epidemiologica, questa settimana, è stazionaria rispetto a quella della settimana passata e il tasso di incidenza di casi di Covid-19 sale di poco fissandosi a circa 699 casi per 100.000 abitanti. Anche l’Rt non si muove molto, siamo intorno a 0,93, quindi di poco al di sotto dell’unità. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva è, rispettivamente, a 15,6 e al 3,8% , è quindi stabile rispetto alla settimana passata. Data l’elevata velocità di circolazione del virus, l’incidenza è ancora piuttosto elevata, è bene continuare la campagna vaccinale con le dosi di richiamo, e mantenere dei comportamenti ispirati alla prudenza, quindi uso delle mascherine nei luoghi chiusi, affollati, e ovunque ci sia un rischio di contagio”.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.

Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 18 aprile – 24 aprile 2022. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima metà di aprile 2022.

Dopo varie settimane in diminuzione, aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale: I dati del flusso ISS nel periodo 18/4/2022-24/4/2022 evidenziano un lieve aumento dell’incidenza, pari a 691 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente (657 per 100.000 abitanti nel periodo 11/4/2022-17/4/2022). Anche nel periodo più recente, sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute, si osserva un lieve aumento rispetto alla settimana precedente (699 per 100.000 abitanti nel periodo 22-28/4/2022 vs 675 per 100.000 abitanti nel periodo 15-21/4/2022).

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 30-39 anni con un’incidenza pari a 785 per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Al momento, l’incidenza più bassa, ma sempre molto elevata, si rileva nella fascia di età 0-9 con un’incidenza di 602 casi per 100.000 abitanti.

Nel periodo 6 – 19 aprile 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,90 – 1,04), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente: Rt=0,93 (0,90-0,96) al 19/4/2022 vs 0,91 (0,88-0,93) al 12/4/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Rimane sostanzialmente stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si situa al 4,4% (409/9.389) nel giorno 26/04/2022, rispetto al 4,5% (422/9.400) nel giorno 19/04/2022. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce leggermente, passando da 422 (19/04/2022) a 409 (26/04/2022), con una diminuzione relativa del 3%.

Il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale è stabile: era al 16,0% (10.328/64.707) il giorno 26/04/2022, rispetto al 15,8% (10.214/64.779) il giorno 19/04/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è lievemente aumentato da 10.214 (19/04/2022) a 10.328 (26/04/2022) con un incremento relativo di circa 1,1%.

Tre Regioni sono classificate a rischio Alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Undici Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato; le restanti Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020.

Diciannove Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Quattro Regioni/PA riportano molteplici allerte di resilienza.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (13% vs 12% la scorsa settimana). Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane stabile (40% vs 41%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 47%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.

Nella settimana di monitoraggio si rileva una trasmissibilità intorno alla soglia epidemica ed un lieve aumento dell’incidenza nel contesto di una sostanziale stabilizzazione dell’impatto sui servizi ospedalieri monitorati. Si raccomanda di continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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