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1º dicembre Giornata mondiale contro l’AIDS. Iniziative anche a Catania

Test salivari a cura della LILA e convegno il 4 dicembre organizzato da Arcigay. I dati nazionali segnalano un calo dei contagi

Mancano pochi giorni al World Aids Day 2021, la “Giornata mondiale contro l’AIDS” che sarà celebrata il 1º dicembre in tutto il mondo.

Per l’occasione si terranno convegni, giornale di confronto e di studio, e speciali giornate di screening, anche in Sicilia.

 

Test rapido salivare alla LILA di Catania

A Catania la LILA, Lega italiana contro l’AIDS,  assicura il test rapido salivare per l’HIV e l’HCV nel terzo giovedì di ogni mese, nella sede di via Finocchiaro Aprile 160 (entrata  da via Gabriello Carnazza, 10). Non occorrono appuntamento o prenotazione. Si accederà al test dopo un colloquio preliminare con un counselor.

 

Il 4 dicembre convegno di Arcigay Catania

Sabato 4 Dicembre alle ore 17, al Castello Ursino, l’Arcigay di Catania in collaborazione con il Comune organizza il convegno: “HIV, Ieri e Oggi – Aspetti scientifici e politici di una infezione che ha cambiato il movimento lgbtq+”.

Arci Gay sottolinea il persistere dello “stigma sociale, specialmente verso le persone LGBTQ+ sieropositive, e la mancanza di informazione e sensibilizzazione su prevenzione e cura costituiscono ancora un grave problema della nostra società”.  Introdurrà i lavori Armando Caravini, presidente Arcigay Catania. Interverranno: Sandro Mattioli, presidente Plus aps, Maurizio Celesia, dirigente medico U.O. Malattie infettive dell’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania, Giovanni Caloggero, consigliere nazionale di Arcigay, Calogero Casale, responsabile del gruppo Salute di Arcigay Catania.

Modererà i lavori la la vicepresidente di Arcigay Catania, Vera Navarria.

Dopo l’incontro si terrà il Candlelight Memorial, in ricordo delle vittime dell’Aids.

 

I dati nazionali sulle diagnosi HIV

Intanto, calano in Italia i casi di Hiv. Nel 2020 sono state segnalate 1.303 nuove diagnosi di infezione, un numero quasi dimezzato rispetto al 2019, che prosegue il trend già in progressiva diminuzione osservato negli ultimi dieci anni. A dirlo sono i dati pubblicati dall’Istituto superiore di Sanità (Iss) sul suo sito istituzionale.

Purtroppo però, spiega Barbara Suligoi, dell’ ISS, “6 su 10 nuove diagnosi di HIV vengono identificate in ritardo, cioè in persone con una situazione immunitaria gravemente deficitaria, o addirittura già con sintomi di AIDS. Questo ritardo pregiudica l’efficacia delle terapie antivirali“.

Nel corso del convegno tenutosi a Roma martedì 23 sul tema “1981-2021 di HIV: quarant’anni nella storia”, infine, il presidente della Camera Roberto Fico ha sottolineato  che “la lotta contro l’AIDS potrà essere vinta soltanto se nessuno, in tutto il pianeta, resterà escluso dall’accesso ai programmi di informazione e prevenzione, da una diagnosi tempestiva, dalle cure più avanzate”.

RMDN

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